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IL SENTIERO DI CAMILLA A ENTRACQUE (Valle Gesso)

PIACEVOLE ANELLO SOPRA ENTRACQUE IN AMBIENTE SELVAGGIO TRA CASCATELLE E GOLE

Intorno al paese di Entracque, ai margini del Parco delle Alpi marittime, si snoda un bell’itinerario di recente creazione, il Sentiero di Camilla che permette di ammirare alcune belle cascatelle camminando tra faggi e pendii assolati fino a un poggio panoramico dove tutte le cime della valle Gesso vengono svelate da una ampia tavola di orientamento. Lo si puo’collegare ad altri sentieri che permettono anche la visita alle Gorge della Reina, una gola breve ma profonda, per compiere cosi’un anello piu’ampio. Il sentiero di Camilla è stato dedicato a Camilla Bessone, uno dei cinque ragazzi delle stelle che l’11 agosto 2020 morirono in un incidente sopra Castelmagno: il fatto colpi’molto gli operai che realizzavano il sentiero a tal punto da volerlo intitolare a lei, ragazza molto sportiva e amante della natura. L’intero percorso, di circa 13 km, dura circa 3 h 30, di cui 2 h servono per il solo Sentiero di Camilla, fino alla panoramica Costa Balmera, dopodiche’si torna indietro per un pezzo fino a seguire le paline per Pian dei Founs e Gorge della Reina e poi scesi a Tetti Violin con breve stradina asfaltata si ritorna all’auto. 

Lasciata l’auto a Tetti Colletta sottano (1040 m), poco sopra la chiesetta di S.Lucia, in solo mezz’ora si raggiunge la prima interessante tappa: la cascata Tancias, tramite una deviazione di 10 minuti segnalata sulla sinistra rispetto al sentiero principale. Dopo varie foto d’obbligo con la cascatella, si ritorna al bivio e la sterrata diventa poi sentiero che sale lentamente. A un successivo impluvio, dove scorre un rio (che e’poi quello che sotto origina la cascata Tancias) si notano altre cascatelle sottili, la cascata di S Lucia, che val la pena ammirare piu’da vicino salendo con cautela tra le pietre. Dopo tratti in faggeta e pendi brulli e piu’aridi (molta lavanda a inizio estate) si perviene al punto piu’alto, (circa 1600 m), a Costa Palmera, dove primeggia il pannello coi nomi delle cime che appaiono di fronte, in posizione centrale le Argentere. Qui alcune paline indicano anche sentieri piu’impervi che si snodano al di sopra e il punto d’arrivo della Ferrata dei Funs. Nella discesa, poco sotto le cascate di S.Lucia a un bivio si seguono sulla sinistra le indicazioni per Pian dei Founs: dopo un tratto in pianoro prativo si entra in bosco ad abeti rossi e poi misto seguendo le indicazioni  per le Gorge della Reina, che si raggiungono dopo alcuni saliscendi e svoltando poi ancora sulla  destra. A inizio estate (periodo migliore invece per vedere piu’acqua nelle cascatelle) possono essere ancora ingombre di neve, meglio fine estate o autunno per riuscire ad entrarvi (io l’ho fatto in giugno e poi vi sono tornata il maggio seguente, con i guadi dei rii un po’piu’ difficoltosi ma le cascatelle piu’in forma). Inoltre tra marzo e i primi di maggio e’ indicato come possibile trovare fiorita sulle pareti la rara Primula Allionii (raro endemismo delle alpi liguri e marittime), che finora ho visto solo sulle vicine pareti di Roaschia. Il nome deriva dalla Reino Giano, la regina Giovanna d’Angio’ che si narra essersi spinta fino a qui inseguita dalle truppe del figlio del re di Francia, le quali sarebbero sprofondate per l’ira divina appunto in queste gole che vi si aprirono sotto…Si scende poi in direzione di Entracque e a Tetti Violin (fontana) si torna all’auto con breve tratto asfaltato in piano in direzione Colletta. 

 

l’itinerario in verde segnato sulla carta Valle Gesso 1:25000 della Fraternali (con aggiunta delle cascate)

 

 

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