16/8/2017
A Ferragosto siamo in valle Ellero e avendo sentito che quest’anno il tradizionale concerto di Ferragosto si è svolto alle pendici del Mondolè (2382 m.), sopra Artesina, in val Maudagna,mi viene voglia di risalirlo dopo circa una quindicina d’anni, quando con amici avevo effettuato un bel percorso ad anello . Così decidiamo di tornarvi, anche per vedere se effettivamente, come riportano descrizioni di qualche anno fa, il percorso alternativo di discesa non sia granchè individuabile.. Motivo ulteriore della nostra scelta è la lunghezza dell’anello: sulle 3 ore o poco più, con dislivello di soli 500 m., ideale per i nostri fisici un po’provati dalla mangiata di ferragosto… Questo percorso regala vedute diverse e permette di toccare un ottimo balcone panoramico sulle Alpi Liguri e la pianura (nelle limpide giornate invernali dovrebbe vedersi anche il golfo di Genova).
Da Prato Nevoso seguiamo le indicazioni per il rifugio della Balma (1883 m.), al quale si arriva con 5 km di prevalente sterrato, in una ventina di minuti. Dopo aver parcheggiato l’auto davanti al rifugio proseguiamo per pochi minuti lungo la sterrata per poi salire sotto lo skilift sulla destra. Al gabbiotto giriamo a sinistra fino ad arrivare, dopo percorso in leggera salita e poi di costa, (seguendo sempre il segnavia F6), ad un colletto dal quale si apre la visuale su Saline, Pian Ballaur e Marguareis. Da qui l’itinerario per la cima piega a destra lungo la cresta sud, con sentiero che si fa poi più ripido e roccioso. Perveniamo sulla cima in 1 h e 45 min., ci godiamo il panorama accanto alla statua della Madonna e poi per completare l’anello seguiamo le indicazioni per Artesina (F1) che ci fanno scendere sulla sinistra lungo la dorsale N/O , ma poi abbandoniamo questo sentiero (che scende a Colla Bauzano) per girare a destra in direzione della conca carsica col minuscolo laghetto del Mondolè. Ammiriamo la distesa di rododendri che ricopre il versante nord del Mondolè immaginando che spettacolo dev’essere quando a luglio è al culmine della fioritura…Vi sono anche molte piante di mirtillo con frutti purtroppo secchi per la siccità estrema di quest’estate mentre sono ben mature invece le bacche rosse-ma velenose- del fior di stecco (Dapne mezereum). Proseguiamo tenendoci sempre il laghetto sulla nostra destra, salendo un poco lungo il sentiero che si fa un po’ più esposto offrendo scorci suggestivi sulla sinistra tra le rocce, e attraversa il pendio fitto di arbusti di ontano verde. Perveniamo così alla sella erbosa tra Mondolè e Rocche Giardina, dalla quale si può scendere a destra per prati fino a riguadagnare in breve il sentiero della salita ma noi invece proseguiamo diritti sul crinale scendendo poi sul gabbiotto dello skilift del tratto iniziale, e in pochi minuti completiamo questo bell’anello ( un’altra variante consiste nel seguire il sentiero F1 per colla Bauzano ancora per un tratto fino a incrociare la sterrata sita più in basso con gias, che riporta alla Colla della Balma, passando vicino all’indicazione per la Grotta ghiacciata, usata un tempo come cava di ghiaccio)
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