Nonostante la nostra ampia conoscenza della valle Varaita mi accorgo con Beppe &C che non siamo mai stati a visitare il castagno monumentale di Melle: 350 anni di età, 10 m di circonferenza! e 30 m di altezza, non per niente iscritto nell’albo degli alberi monumentali del Piemonte. La via più breve per vedere la Tabudiera d’Titta (il primo nome indica la varietà di castagne e il secondo il nome di uno dei proprietari) è passando dalla borgata Prato, cioè si percorre in auto via Prato, poco dopo Melle, nei pressi dell’azienda Valverbe, nota per le sue tisane biologiche, e dopo le ultime case della borgata Prato si sale a piedi per 20 minuti lungo una comoda sterrata seguendo le indicazioni per il castagno. Altrimenti si può fare un anello da Melle che consente di visitare altre piccole borgate con un percorso di circa 3h 30 (come quello descritto dal sito visitmelle.it) o un poco più corto come abbiamo fatto noi (3 ore). In realtà in ottobre 2021 avevo proposto un anello ancora più ampio che coinvolge le borgate superiori di Giusiani e Ballatori, basandomi sulla carta Fraternali ma da quelle case, scendendo in direzione del castagno ci siamo accorti che quei sentieri indicati sulla carta non erano più stati ben puliti ed individuabili, per cui non c’era più tempo di arrivare alla meta e siamo rientrati su Melle per la via dell’andata.
28 novembre 2021. Ritentiamo la visita al castagno seguendo l’anello indicato sul sito visitmelle.it, quindi lasciamo l’auto nel piazzale della gelateria Fioca: non è più stagione per il suo superbo gelato al fieno o ramassin, ma ci concediamo comunque una sosta per una seconda colazione a base di super croissant e caffè. Saliamo a piedi per via nuova di Castellar, ma conviene passare per la parallela via vecchia Castellar che permette di ammirare l’affresco del ‘400 sull’edificio della Confratria medioevale, che accoglieva i poveri del comune) e volendo conduce a punto panoramico con panchina) entriamo nella borgata Re dalla quale usciamo seguendo le tacche biancorosse e i segnavia ScopriMelle lungo una mulattiera nel bosco. Sbuchiamo di nuovo sull’asfalto che continuiamo a tagliare seguendo le tacche e passando nelle ormai silenziose borgate Bodreri e Cornaglia, uscite dalle quali proseguiamo per Berti con la graziosa cappella di S. Bernardo. Da qui scendiamo lungo un sentiero nel bosco che affiancando i ruderi della borgata Fini Prato (non vi entra) ci conduce al castagno che appare in alto a destra di un tornante, indicato da una targhetta alla sua base con la dicitura Albero monumentale.
Inevitabile lunga sosta per fotografarlo in lungo e in largo, abbracciandolo o cercandone la protezione nella lunga fenditura del lato a monte, dopo di che proseguiamo in discesa per la soleggiata borgata Prato, che sorge appunto su un pratone. Seguendo ora l’asfalto scendiamo verso la provinciale, passando accanto all’azienda Valverbe, di cui ci ripromettiamo di visitare il Giardino dei Profumi, da maggio a ottobre. Ritorniamo quindi a Melle lungo l’asfalto (a tratti sentiero alternativo), mentre l’anello descritto sul sito di Melle prevede di attraversare ancora la provinciale e il Torrente Varaita , nei pressi di un’azienda agricola (tomini di Melle!) e toccare anche la borgata Friddia prima di tornare a Melle.
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