Piacevole breve trek nel territorio della valle dell’Haute Maurienne che tocca vari graziosi rifugi : in realtà la mia prima scelta era l’altoadige, per l’esattezza le mie amate Odle, ma avendo solo 4 giorni a disposizione e viaggiando in treno non valeva la pena, per cui ho realizzato il mattino stesso che avrei potuto invece raggiungere in meno tempo le alpi francesi della valle Maurienne passando per Bardonecchia che distava da casa mia solo tre orette di treno. Da tempo difatti mi attirava il settore di Aussois con tre bei rifugi non distanti tra loro e perciò facilmente inseribili in due giorni dormendo in uno di essi.
Il pomeriggio dell’8 agosto 2019 , dopo aver consultato carte e web e cercato un hotel a Bardonecchia parto col treno alla volta di questo bel paese nell’alta val di Susa dove tra l’altro avevo passato da bambina alcune estati con la famiglia per cui mi faceva piacere scoprire cambiamenti o luoghi già visti ; dormo al comodo hotel la Betulla nei pressi della stazione, (mi sembra di ricordare sui 50 eu a notte con colazione), dopo la cena in una pizzeria. Il mattino dopo prendo il bus delle 8 per Modane dalla stazione(cira 3 eu) che in mezz’ora arriva nel versante francese a Modane; qui aspetto per poco il bus per Aussois, linea S52 (7 eu) che in un’altra mezz’ora circa mi porta in questo grazioso paesino posto su un balcone panoramico di fronte alle cime del Moncenisio, molto curato.
Immancabile una seconda colazione in patisserie salle de the in perfetto stile montano dove ritrovo il mio dolce preferito la Tarte au citron meringueé .Ottimo inizio! Mi aspetta poi la recente (2015) telesiege du grand jeu ( ora 9 eu) a 6 posti (chiusa il sabato) per salire verso i rifugi. L ‘arrivo è a quota 2150 m , dove una donna guardiaparco sta illustrando le differenze tra i vari rapaci che si possono trovare qui, in piena atmosfera da parco…. Seguo le indicazioni per il primo rifugio il Plan sec (2350 m) dove arrivo in 40 minuti, tra tutti il più incantevole con i suoi tre chalet (uno per le camere, uno per le docce, uno per il ristorante) curati nei minimi dettagli…Qui passerò la notte ma intanto proseguo per il vicino Refuge de la Fournache (2340m ), in legna , pietra e ardesia, dove pranzo velocemente con crepes vista lago ( mezz’ora dal primo rifugio) per poi guadagnare in altra mezz’ora anche il successivo Refuge de la Dent Parrachèe (2520 m) , in legno, in splendido terrazzino panoramico. Man mano che si sale la vista si amplia, dai bacini artificiali di Plan d’Aval e d’Amont alle cime dell’altro versante dell’Haute Maurienne. Qui mi fermo poco, dispiaciuta per non poter toccare anche l’ultimo rifugio piu’in alto, il Fond d’Aussois, collocato anche questo sul Tour des Glaciers de la Vanoise (itinerario di cui anni prima avevo percorso alcune tappe, vedi articolo Trek in Vanoise), ma felice di aver avvistato numerose marmotte. Tornata al rif. Plan Sec ceno in allegra compagnia con pollo patate e polenta e un fantastico inaspettato dessert alla fiamma!
10 agosto: prima di tornare a valle mi dedico all’esplorazione dei vari locali del rifugio, un vero bijoux, composto da tre chalet in pietra del tutto restaurati, impreziositi da fioriere, come nello stile di molti rifugi del parco della Vanoise (da non perdere anche il Plan du Lac da Bellecombe sopra Termignon) e con un fantastico gattone mascotte del rifugio. Lascio a malincuore questo delizioso angolo per scendere in meno di mezz’ora a riprendere la seggiovia a sei posti dell’andata (che in discesa e’gratuita ! quando mai da noi?) per rientrare ad Aussois, dove mi aspetta la mia amica Silvana (anche lei qualche gg in zona da parenti) per fare insieme un’ultima gita al Moncenisio prima di rientrare in Italia
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