DA BOGLIASCO A PIEVE LIGURE PER SENTIERI RELIGIOSI
In occasione di qualche giorno di permanenza a Genova a trovare parenti, a fine febbraio 2020, scelgo di salire al santuario del Monte Croce sopra Bogliasco con discesa su Pieve Ligure, cosa fattibile visto che mi sposto coi treni. Motivo principale è il ricordo della salita di qualche decennio fa con una conoscente del posto, poi persa di vista e l’idea di poter scendere però da un sentiero diverso dall’andata; entrambi i percorsi sono da anni trasformati in vie crucis….mi si presenta insomma come un itinerario ideale di raccoglimento e preghiera, viste le notizie poco confortanti su questo virus che da giorni è comparso anche da noi (e dì lì a poco sarebbe diventata vera e propria pandemia!). L’escursione è fattibile tutto l’anno tranne nel pieno caldo estivo e dura circa 3 ore, se si decide invece di salire in auto alla frazione S.Bernardo, vi si può poi tornare seguendo i segnavia del sentiero Verdeazzurro da Pieve ligure alta, compiendo così un anello.
Si parte da Bogliasco, graziosa cittadina di abili navigatori, che merita una visita per i suoi begli angolini: si percorre la passeggiata a mare che parte dalla piazza della chiesa parrocchiale, scendendo poi sulla spiaggia dove catturano l’attenzione il ponte medioevale, ricostruito sulle rovine di quello romano e il muro degli artisti, con varie opere in ceramica. Si raggiunge sul retro via Mazzini e subito a sinistra via Ansaldo dove compaiono indicazioni per S.Bernardo e sugli scalini il segnavia linea e punto rossi in direzione del M.Bado (cima di 911 m. del crinale sopra Bogliasco), dopo pochi metri si sale su passerella pedonale che scavalca la statale, per raggiungere così via Favaro. Percorrendo creuze tra villette si raggiunge la frazione di S.Bernardo,(217 m.) dalla cui chiesa parte la via crucis con 14 grosse croci di ferro che accompagneranno la salita fino alla chiesa di S.Croce. si esce dall’abitato lungo una mulattiera che presenta a tratti muretti con le tipiche pietre disposte a coltello (per evitare il passaggio di animali), per poi restringersi a sentiero nella macchia che offre panorami sempre più vasti. Nell’erba spiccano vari esemplari di orchidea maschio (Orchis mascula),ma chi domina è l’Anemone hortensis, bel fiore rosa primaverile noto come fior di stella.
Tenendo la sinistra (ignorare la direttissima al santuario, ameno che non si abbia fretta) si giunge alla sella di Poggio Favaro,(471 m.,circa 50 minuti da S.Bernardo), dove passa anche un interessante sentiero di crinale (panoramica Fasce Uscio) e dove arriva il sentiero proveniente dal paesino di Teriasca. Si prosegue ora a destra seguendo come segnavia i due quadrati rossi (che condurranno fino a Pieve ligure) per arrivare in un quarto d’ora circa sul Monte croce (518 m.) dove sorge il santuario. Costruito su un’ampia terrazza con panche e tavoli, risale al XIII secolo e per molto tempo ha rappresentato un ospizio per pellegrini, ora è aperto solo in alcune date. Notevole la vista sulla riviera di Genova da una parte e il promontorio di Portofino dall’altra, e sul retro le cime dell’Aveto. La discesa su Pieve ligure avviene lungo il Sentiero dei misteri, con cinque edicole religiose in pietra che si incontrano nella pineta seguendo sempre i due quadrati rossi, fino a sbucare in Pieve alta in poco più di una mezz’ora. Da qui tagliando per scalette e creuze si raggiunge la stazione ferroviaria di Pieve ligure bassa. N.B.Già sfiorite purtroppo le mimose, a cui Pieve dedica una sagra ai primi del mese
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